A quasi tutti noi è capitato, almeno una volta nella vita, di affrontare un grande momento di cambiamento: il trasloco.
Un evento che può essere accompagnato da tante emozioni positive (specie quando corrisponde a una scelta fortemente voluta), come la gioia di costruire una famiglia, oppure l’entusiasmo di spostarsi finalmente in un appartamento più grande, più vicino al centro o immerso nella natura; è innegabile, però, che il trasloco comporti anche aspetti molto meno piacevoli e che può essere anche fonte di sentimenti negativi come ansia, stress, stanchezza e, in alcuni casi specifici, addirittura depressione.
Purtroppo gli effetti psicologici del trasloco vengono spesso sottovalutati, sommersi dal tram tram dell’organizzazione dei pacchi e del trasporto. Tuttavia in alcuni casi può accadere che insorga una vera e propria “depressione da trasloco”, che può trasformare un momento potenzialmente bello in qualcosa di traumatico.
Vediamo allora quali possono essere gli effetti psicologici del trasloco e come è possibile cercare di limitare il loro impatto sulla vita di chi deve affrontare questo evento.
Depressione da trasloco: cos’è
Quando parliamo di effetti psicologici del trasloco e, più nello specifico, di depressione da trasloco, ci riferiamo a una particolare condizione di sofferenza emotiva che può assumere per ogni individuo forme e significati differenti, ma che può essere tuttavia riconosciuta come una vera e propria sindrome anche dal punto di vista medico.
Il trasloco infatti può rappresentare un life-event problematico che fa scaturire emozioni negative come ansia, preoccupazione e sofferenza legati al cambiamento, ancora più forte se legato a una condizione d’obbligo, come nel caso di uno sfratto, oppure di problemi di carattere economico o un eventuale divorzio.
Abbandonare un luogo conosciuto significa affrontare un importante cambiamento delle proprie abitudini, con tutte le incertezze che ne possono derivare.
Ma traslocare può significare anche vivere una sorta di vero e proprio lutto, dovendo dire addio a ricordi più o meno felici legati alle mura della propria abitazione, salutare negozi e amici del circondario e i propri piccoli riti quotidiani.
Inoltre il trasloco può provocare anche cambiamenti non positivi all’interno della coppia, creando tensioni e un emergere di stress in entrambi i partner coinvolti.
Come limitare gli effetti psicologici del trasloco
Se “chi fa da sé fa per tre” è un motto che a primo acchito può sembrare incoraggiante, quando si affronta un trasloco uno dei primi imperativi è in realtà proprio il suo contrario: “farsi aiutare”.
Dal punto di vista pratico e organizzativo, chiedere una mano a parenti, amici e soprattutto a ditte specializzate in traslochi può rivelarsi il primo modo per liberarsi di inutili stress dovuti al sovraccarico di impegni.
Inoltre, dal punto di vista degli effetti psicologici del trasloco, se il malessere psichico legato all’evento del cambio casa dovesse diventare eccessivamente impattante e invalidante, come nel caso di una depressione da trasloco, potrebbe essere necessario rivolgersi a uno psicologo professionista, per poter affrontare la situazione con i giusti strumenti.
A questa prima buona norma si associano poi alcuni consigli per vivere il trasloco in maniera serena.
1. Accettare le proprie emozioni
Sentirsi stanchi, tristi, angosciati e sopraffatti dal cambiamento o stressati dall’accumulo di impegni sono tutti stati d’animo e sensazioni più che normali quando si cambia casa. Accettarli e riconoscere i propri limiti è il primo passo per non lasciarsi travolgere. Come già anticipato, è importante capire quando può essere utile rivolgersi a psicologi e professionisti per farsi aiutare, qualora il malessere dovesse diventare eccessivamente forte.
2. Eliminare il superfluo
Il famoso decluttering può sembrare, all’inizio, ancor più stressante di inscatolare tutto così com’è. Eppure prendersi del tempo per eliminare oggetti e indumenti superflui consente di ridurre tempo, energie e costi di trasporto, oltre a ripartire nella nuova casa con più ordine e meno caos.
3. Dire no alla fretta
Spesso la fretta è un fattore che non dipende da noi (come ad esempio in caso di trasloco dovuto a sfratto o a un’emergenza di qualsiasi tipo). Se tuttavia non ti trovi in una di queste situazioni, prenditi tutto il tempo necessario: organizza con calma ogni step relativo al trasloco, iniziando a preparare gli scatoloni almeno 15 giorni prima e ritagliandoti ogni giorno del tempo per avanzare a piccoli passi verso il tuo obiettivo.
4. Limitare lo stress in più
Se traslocare è già di per sé un evento traumatico, un semplice consiglio è cercare di farlo coincidere con un momento tranquillo, magari prendendo ferie o in occasione di ponti e festività. Inoltre, se possibile, è utile evitare ulteriori fonti di stress esterni, come consegne lavorative importanti o eventi irrinunciabili.
5. Organizzazione contro gli imprevisti
Per disinnescare il binomio trasloco-stress, organizzati al meglio prima di iniziare ogni attività. Muoversi con largo anticipo è l’unico modo per evitare la faticata dell’ultimo secondo e avere più tempo in caso subentrino imprevisti.
Questo significa, nel pratico, iniziare a fare un inventario di oggetti e mobili da portare e di quelli, invece, da lasciare andare via per sempre. Dopodiché procurarsi tutto il materiale per gli scatoloni, dai contenitori, al pluriball, fino allo scotch e alle etichette, suddividendo il tutto in modo intelligente in base alle stanze e prestando attenzione a scrivere su ogni scatola il contenuto.
Altro consiglio è di utilizzare un furgoncino, per ottimizzare i viaggi a/r verso la nuova abitazione e ridurre il consumo di carburante.
6. Coltivare hobby e relazioni sociali
Non esiste solo il trasloco: questo è un mantra che dovrai recitare a voce alta diverse volte. Ritagliarsi delle ore libere ogni giorno per dedicarsi a uno sport, un hobby o, perché no, per fare un’uscita in compagnia di amici e amiche, è il miglior modo per distrarsi e ricaricare le batterie.
7. Affidarsi a una ditta specializzata
Ultimo consiglio e forse anche uno dei più importanti: semplificati la vita rivolgendoti a una ditta specializzata. Aziende come La Margherita offrono diversi servizi per aiutarti a gestire ogni aspetto relativo al trasloco, dalla realizzazione dei pacchi alla fornitura dell’imballaggio, dallo smontaggio e rimontaggio dei mobili fino al trasporto finale. Quali sono i vantaggi di optare per questa soluzione? Per citarne solo alcuni: risparmio di tempo, fatica ed energie, minore stress e stanchezza e infine un trasloco molto più sicuro e organizzato.
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